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Malaga

Malaga

“Malaga?”

Sento ancora il suono delle sue parole suonarmi nelle orecchie “Andiamo? qui tanto non si puó far nulla”.

E perché no! trasformiamo questa cosa in qualcosa di bello, andiamo a vivere in un paese nuovo!

Era il periodo del covid, in Italia era tutto chiuso e non si poteva fare nulla, fu cosí che ce ne andammo, destinazione “costa del Sol” in Spagna, a sentire la brezza del mare sulla pelle e il meraviglioso profumo di arance nei vicoli e nelle piazze del meraviglioso centro storico di Malaga, goderci il tepore del sole e respirare nuovamente la libertá.

Malaga vibes

Malaga

Antonio è un uomo sulla sessantina, non molto alto che sa subito metterci a nostro agio. Ci fa vedere l’appartamento nel barrio del “camino de Suarez” dove vivremo due mesi incredibili e un altro meraviglioso capitolo della nostra vita.

E’ il primo di Novembre, nelle strade di Malaga l’aria è ancora calda e dopo aver disfato in modo frettoloso le valigie decidiamo di andare a far una passeggiata in centro, che dista soltanto quindici minuti a piedi da dove viviamo.

Usciamo di fretta, il calore del sole ci scalda illuminando i nostri passi verso il centro cittá. Il verde qui é rigoglioso, il sole splendente ed il calore ci riportano all’estate.

Arrivati in centro le vie acciottolate, le palme, gli aranci, il colore delle strade e palazzi signorili ci sbalzano indietro di due anni, al nostro precedente viaggio qui in Andalusia quando ci eravamo innamorati di questo paese meraviglioso.

I passi si fanno sempre piú veloci, il centro storico di Malaga é molto vicino e l’emozione di rivederla cosí, esattamente come la avevamo lasciata ci emoziona molto.

É proprio cosí come ce la ricordavamo, le sue vie ciottolate e lucide, le palme ondeggianti al vento, i tapas bar sparsi qui e lá, persone allegre per le strade e raggi del sole che cadono dai tetti dei vecchi palazzi.

Qui le piante sono ancora verdi, i fiori sono vivaci e i profumi della bella stagione galleggiano ancora leggeri nell’aria.

Cosi passeggiamo per le stradine del centro storico guardando ammirati i colori e respirando l’aria che sa di primavera.

A piedi per le vie di Malaga

Cattedrale de Malaga

Arriviamo a Plaza de la Constitución e qui sembra che il tempo non sia passato, é tutto uguale, anche gli addobbi per il Natale e le celebrazioni per il nuovo anno che sta arrivando.

Calle Larios é esattamente come ce la ricordavamo e gli addobbi sono gli stessi di qualche anno fa, quindi supponiamo che anche i festeggiamenti saranno gli stessi con musica e luci!

Continuiamo a camminare e arriviamo alla cattedrale di Malaga, imponente e bellissima, il suo fascino non é mutato negli anni nonostante non sia mai stata portata a termine la costruzione di una delle torri.

Arriviamo infine alla piazza del teatro romano, qui la vista é incredibile, ci sono gli antichi resti del teatro e appena sopra la meravigliosa Alcazaba, costruita con molti dei resti dello stesso teatro Romano.

Tornando leggermente indietro ci ritroviamo a passeggiare sul Paseo del Parque, un parco meraviglioso con migliaia di piante esotiche e pappagalli che gracchiano e cantano felici nascosti tra foglie delle enormi palme.

La Malagueta

Dietro gli enormi palazzi il bagliore del mare é sempre piú vivo e la spiaggia della Malagueta lancia forte il suo richiamo con la sua sabbia dorata e il suo profumo leggero.

La spiaggia é bellissima, qua e lá i tipici ristoranti di mare con gli ombrelloni sulla sabbia grigliano il pesce e le sardine impalate nelle caratteristiche griglie a forma di barca con bracieri di ulivo, il profumo é delizioso!

malaga

Camminiamo a piedi nudi godendoci il tepore della sabbia, il clima vacanziero dei turisti sdraiati sulle loro asciugamani, la musica che arriva dai bar coi tavolini pieni di cocktail e gente allegra che parla e ride serena.

Tornando indietro verso il porto passeggiamo nella nuova area portuale, dove negozi, ristoranti, bar e locali colorati trasmettono allegria e leggerezza.

Qui il Centre Pompidou, il museo d’arte contemporanea di Malaga, riflette luce del cielo dalle sue vetrate colorate che sovrastano la zona.

Tramonto

Il sole continua a splendere e noi abbiamo ancora voglia di camminare, cosí ci troviamo di nuovo sotto l’Alcazaba sovrastata dalle bellissime rovine del castello di Gibralfaro. Lo spettacolo é davvero suggestivo.

Seguiamo la strada che prosegue in salita verso il Castillo, il panorama da lí deve essere strepitoso.

Un tempo Alcazaba e Castillo erano uniti da “La Coracha”, un corridoio di due muri paralleli uniti tra loro per il passaggio sicuro delle truppe da una fortificazione all’altra.

Vi era anche un’antico e caratteristico barrio (ora scomparso) con lo stesso nome che si trovava tra il lato sud dell’antica cittadella e la riva del mare, dove in epoca araba si trovava il vecchio porto, formava un bastione di fronte al mare e permetteva la fuga via mare.

Dopo una bella camminata arriviamo in cima quasi al tramonto, da qui la vista é pazzesca. Ci sono moltissime persone che guardano il panorama, chi suona uno strumento, chi brinda felice, qualcuno si bacia alla luce del tramonto e tutti sono concordi a godersi questo spettacolo.

Tapas

E’ ormai ora di scendere e di tornare verso casa. Le strade sono ancora piene di vita, i locali palpitano di energia festaiola, la gente per strada si accalca ai tavolini a bere qualche caña, abbuffarsi di tapas e sghignazzare con gli amici.

Decidiamo cosí anche noi di sederci ad un tavolino di un bar e ordinare qualcosa. La birra qui costa davvero poco, la caña (birra piccola) costa solo 1 €.

Ordiniamo una birra e un tinto di Verano (una specie di sangria piú leggera e piú fresca) e qualche tapas per stuzzicarci l’appetito.

Sono le otto e mezza di sera, l’ora di cena qui é ancora lontana (verso le 22), gli amanti della movida vanno di locale in locale, bevendo e mangiando tapas fino a sazietá, usanza chiamata “ir de tapas”.

Il nostro tavolo é pieno di cibo, intorno a noi ragazzi felici e chiassosi festeggiano l’arrivo della sera con alcol, risate e tapas.

Noi ci siamo limitati a restar seduti al nostro bar, consumare le nostre bevende e mangiare le nostre tapas. A fine serata siamo sazi di cibo e soddisfatti della bellissima giornata trascorsa.

Sono le 22 passate, per noi é arrivata l’ora di tornare a casa, paghiamo, ci alziamo ci lasciamo alle spalle il frastuono dei tavoli e le risate della gente e ci incamminiamo verso il cuore di Malaga, verso la casa che sará nostra per i prossimi mesi.

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